Nascere lungo un fiume

Sono nato in riva ad un fiume (e chiamarlo così è fargli un complimento), in un posto incantato che a descriverlo pare abitato dalle fate, e forse lo è davvero…

Sotto casa una fontana, dove finisce il bosco, davanti un prato in piano in mezzo ad un mondo verticale, un prato dove in primavera venivano a brucare i caprioli e poi lui, il fium, con la sua cascatella, i sasssi col muschio, un paio di belle pozze…

Ora abito sull’altra riva dello stesso fiume, ma 15 chilometri più a valle. Non mi sono mai sentito a casa qui, se non per lui e le montagne che si vedono da lontano. Quell’acqua è passata per il mio paese e sotto la casa dove sono nato per arrivare qui. Sorge nel Rotolon quell’acqua, una frana eterna che mai cesserà di essere frana perchè chi le conosce sa che è così. Ho un vago ricordo dell’asilo: un giorno ci portarono alle scuole del centro, il Rotolon si stava muovendo e c’era pericolo pure per il nostro asilo, quasi in traittoria della frana, pur un po’ più in basso.

Anni dopo fu l’orto di mio nonno a scivolare rapidamente in quel fiume. Un piccolo giardino dell’Eden su un terreno argilloso, il cui destino si sapeva, ma per il quale rimanemmo tutti molto male. Soprattutto mio nonno, per il quale l’orto era la sua vita.

Nonostante tutto non ho mai smesso di amarlo quel fiume. Quando apro la finestra e sento il rumore della cascata della briglia del ponte mi emoziono.

D’estate è secco, l’acqua sgorga sempre su al Rotolon ma la prelevano tutta strada facendo prima di arrivare qui. E allora lo  vedo quasi morto, tutto sassi e arsura…

La visione più particolare, più ancora di quando la scorsa primavera rischiò di tracimare, è quella di qualche inverno fa, completamente ghiacciato e ricoperto della neve che poi era caduta.

I momenti più belli però sono quelli delle notti d’inverno, delle sere autunnali di nebbia, o anche delle lune piene estive. Torno a casa lungo la ciclabile dell’argine, tre chilometri al buio completo, senza una casa né anima viva nelle vicinanze. La bici scorre silenziosa, c’è solo il rumore dell’acqua nata al mio paese, sul Rotolon, che è passata vicino alla casa dove sono nato. E mi emoziono, sempre.

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